Alessandra Ianzito on the Pink Side

7 luglio 2021.

Alessandra Ianzito on the Pink Side

Quanto ci mancano gli eventi nel mondo della moda?

A noi tantissimo. Potersi incontrare, confrontare e scoprire le ultime novità dal vivo non ha prezzo. E’ qualcosa che le sfilate in streaming e le conferenze stampa in tv non potranno mai eguagliare.

Dopotutto la moda si nutre di bellezza, dello stare insieme, di diversità e di quel tocco magico che contraddistingue un po’ il fashion system.

Lo sa benissimo Alessandra Ianzito, fondatrice della Alessandra Ianzito PR e Events, ed è per questo che l’abbiamo scelta per questo nuovo appuntamento con Pescepazzo on the Pink Side.

Alessandra si occupa di organizzazione di eventi e pubbliche relazioni per grandi brand della moda e del lusso italiano e internazionale.

Una professione che dall’esterno può sembrare scintillante, ma che necessita di moltissima esperienza, occhio attento ai dettagli e alla logistica!

Sul tuo sito web definisci il tuo lavoro “sartoriale”. Parlaci un po’ di cosa significa per te e perché l’organizzazione di eventi è così importante per un’azienda.

Per noi e per le Aziende con le quale quali lavoriamo l’evento è concepito come Esperienza, con la E maiuscola, che deve essere vissuta come unica ed esclusiva pertanto dall’organizzazione di ogni singola produzione al coinvolgimento dei nostri ospiti tutto deve essere eccezionale, tale può essere solo se scrupolosamente elaborato con metodo, passione e dedizione.

Elementi che contraddistinguono un certo tipo di “artigianalità su misura” anche nel nostro settore.

L’esperienza per noi deve avere due direzioni, verso gli amici della nostra community che invitiamo ad ogni singola attività e verso le Aziende che si rivolgono a noi.

Tra i tuoi clienti puoi annoverare brand molto noti come Salvatore Ferragamo, Zara, Lacoste e molti altri. Ci racconti un po’ di un evento del mondo della moda che ti ha particolarmente emozionato?

Difficile la risposta perché ogni progetto è unico e speciale e tanti sono i progetti che ci hanno emozionato. Sicuramente porto nel cuore il ricordo di uno dei miei primi eventi, appena ho aperto l’agenzia, a Palazzo Reale a Milano per un Gruppo leader nei cristalli e gioielli. La spettacolarizzazione di quella sera rese tutto magico, dress code: total white.

Tutti bellissimi , tante celebrities sembrava un sogno…

Come hai reagito quando la pandemia ha messo in stop tutti gli eventi?

Le fasi di reazione a questo lungo anno sono state tante, così come gli umori.

Il nostro settore come altri è stato uno tra i più colpiti.

L’effetto domino che ha avuto la pandemia su tutta la filiera è stato devastante. Si ferma la location, si ferma la produzione, si ferma il catering ..sono ferma IO.. tutti fermi in preda all’incertezza e all’attesa.

Ho utilizzato questo lungo periodo di tempo per “studiare” il nostro mondo e soprattutto studiare una rotta differente da dare alla mia realtà e al mio team e mi sono “allenata” per la ripartenza.

E secondo te come si adatterà il mondo della moda a questi cambiamenti?

Siamo un settore caratterizzato da un livello molto alto di creatività e dinamicità, ingredienti principali.. pertanto in parte ci siamo già adattati imparando ad essere tutti più digitali e a sviluppare esperienze digitali, dalle presentazioni delle collezioni in show room, alle interviste alle sfilate che si sono trasformate in veri e propri CIAK, film d’autore.

Ci siamo resi conto che forse tanti aspetti del nostro lavoro possono essere sviluppati con supporti differenti, con coinvolgimenti diversi. Temi come il digitale e l’eco-sostenibilità saranno ingredienti sempre più presenti nelle nostre attività.

Molti hanno lavorato costantemente e più intensamente di prima su piattaforme digitali, io sono una persona molto empatica e il contatto umano con il mio team e le persone con cui ho sempre lavorato e che sempre vedo ai nostri eventi mi sono mancati e mi mancano molto e non credo che l’experience digitale possa essere totalizzante e coinvolgente quanto quella fatta di persona. Ci sono dinamiche di “performance” che possono essere vissute solo se reali.

Pertanto credo, dopotutto, ancora nelle esperienze in presenza nel mondo del retail, alle sfilate reali dove sono tutti seduti , ai concerti dal vivo e a molto altro. Ovviamente tutto nel rispetto di quello che questa pandemia ci sta insegnando e con i nuovi codici di comportamento e regole che dovremmo rispettare.

Il mondo dell’organizzazione eventi è costellato di donne. Trovi che ci sia più collaborazione o competizione tra le professioniste del tuo settore?

Sono una grande sostenitrice delle donne e nella collaborazione tra donne.

L’organizzazione nel mio settore come in altri ha come prerogativa principale la condivisione, la collaborazione. Io credo che per raggiungere grandi risultati bisogna correre in compagnia e fare sistema, da sola non vai lontano.

Con il mio lavoro ho trovato non solo grandi professioniste alleate su importanti progetti ma anche importi amiche della vita. Con il mio team, fatto tutte di donne, ho costruito una seconda famiglia.

Ammiro e stimo molto le donne di talento. Credo che sia importante circondarsi di amiche brave e capaci, sono uno stimolo positivo.

Passando ad argomenti più allegri: facendo un po’ di ricerche abbiamo scoperto che sei appassionata di surf e yoga. Se aprissimo il tuo armadio adesso, troveremmo yogapants e costumi?

Direi tantissimi completini YOGA firmati rigorosamente SAPOPA e costumi ERES.

Infine, domanda ormai di rito: come e dove indosseresti una coffabag Pescepazzo?

In una passeggiata tra le viuzze della cittadelle di Saint Tropez.!

Ringraziamo Alessandra Ianzito per aver partecipato a Pescepazzo OnThePinkSide, seguitela su Instagram @alessandraianzitoprevents!

Vi abbracciamo,
Team Pescepazzo

WE ARE ALL PESCIPAZZI!

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